«Il 2023 è stato un anno notevole su tutti i fronti per Driveco, trainato dall’accelerazione del dispiegamento della sua rete di colonnine, dall’eccezionale mobilitazione dei team e da una raccolta fondi record che apre la strada a un nuovo capitolo di crescita. In un contesto sempre più segnato dagli impatti dei cambiamenti climatici, contiamo di accelerare ulteriormente nel 2024, al fine di svolgere appieno il nostro ruolo trainante nella transizione energetica e rendere la rivoluzione elettrica accessibile al maggior numero di persone.»
Ion Leahu-Aluas, Direttore Generale di Driveco
Massiccia accelerazione del dispiegamento e forte dinamica commerciale
Il 2023 è stato caratterizzato da un’intensa attività per Driveco, segnata dall’aggiunta di 1.600 nuove colonnine di ricarica sulla sua rete.
Con oltre 6.000 colonnine ormai disponibili in luoghi frequentati quotidianamente come supermercati, uffici, scuole, centri commerciali, hotel e ristoranti, Driveco offre la migliore copertura in Francia in termini di rete di ricarica elettrica. Inoltre, 4.000 nuovi punti di ricarica sono attualmente in fase di installazione.
Quest’anno, sono state effettuate 660.000 ricariche presso le colonnine Driveco (+33% rispetto al 2022), permettendo ai conducenti di veicoli elettrici di percorrere 63 milioni di chilometri.
Dalla creazione dell’azienda, sono stati percorsi 125 milioni di chilometri grazie alle ricariche della rete Driveco, evitando così l’equivalente di 24.000 tonnellate di CO2.
Solide performance finanziarie
Driveco ha registrato un fatturato di quasi 35 milioni di euro nel 2023, con una crescita del 40% rispetto all’anno precedente. Questa performance, basata sulla continuità della sua attività per conto terzi e l’accelerazione della sua offerta di operatore di stazioni proprietarie, sottolinea la pertinenza del suo modello di business.
La crescita dell’azienda è sostenuta dall’impegno dei 120 collaboratori che compongono il suo organico, quasi raddoppiato in un anno. Nel 2023, Driveco ha inoltre rafforzato le sue sedi aprendo uffici in Francia a Lilla e Marsiglia, ma anche in Europa a Bruxelles, Madrid e Milano.
Un dispiegamento assicurato da una strategia di approvvigionamento diversificata
Nell’ambito dell’importante crescita della sua rete, Driveco ha recentemente firmato tre contratti quadro con IES, alpitronic e Tritium, volti ad assicurare i suoi approvvigionamenti di colonnine. Questi accordi riguardano colonnine ad alta potenza (50 kW, 150 kW, 300 kW), per un investimento totale di circa 40 milioni di euro.
Parallelamente, Driveco prosegue la produzione di colonnine Kino Pro da 22 kW sulla sua linea di produzione ad Angers (Francia), in linea con il suo impegno a sostenere la reindustrializzazione francese ed europea.
Questo massiccio piano di investimenti si basa sulla raccolta di 250 milioni di euro effettuata a maggio 2023 presso il gestore di fondi pensione APG. Questa operazione riflette il sostegno degli investitori storici Mirova e Corsica Sole, che condividono con APG e Driveco una visione di impatto positivo sulla società e di creazione di valore nel lungo periodo.
Un anno costellato di successi
Il 2023 è stato inoltre scandito da numerosi progressi sul piano commerciale, operativo e tecnologico, tra cui in particolare:
- Il dispiegamento delle stazioni Driveco x Carrefour Market (300 punti di ricarica installati su 3.000).
- L’accordo di partnership con Airbus per 1.600 punti di ricarica distribuiti in 10 siti del leader aeronautico in Francia.
- Il lancio della nuova app Driveco, più semplice, fluida e intuitiva.
- L’ottenimento dell’autorizzazione all’acquisto di elettricità per la rivendita, che conferisce all’azienda un pieno controllo dell’approvvigionamento di energie rinnovabili e permette una stabilità dei prezzi per i suoi clienti.
Prospettive confermate
Forte di questa dinamica, Driveco conferma l’ambizione di diventare un attore principale delle infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici in Francia e in Europa, e ribadisce il suo obiettivo di offrire la sua rete di ricarica in 7 paesi europei entro il 2030.
